Nel 2014 è entrato in vigore l’obbligo di fatturazione elettronica nei rapporti tra privati e Pubblica Amministrazione. Il Governo, dopo lo stop del Garante della Privacy che aveva fatto credere ad una proroga, ha confermato che dal 1° gennaio 2019 tale obbligo sarà esteso ai rapporti tra privati (aziende, liberi professionisti ecc.) e, dunque, anche ai rapporti tra avvocati e clienti.
Novembre 24, 2018.
foto da: http://www.anconatoday.it/
La legge di Bilancio 2018 ha infatti stabilito che le fatture emesse per cessioni di beni e prestazioni di servizi tra soggetti residenti o stabiliti in Italia potranno essere soltanto elettroniche (con esclusione dei soggetti che rientrano nei regimi “di vantaggio” e “forfettari”). Ovviamente i privati coinvolti nella transazione commerciale dovranno essere titolari di Partita IVA.
Ma partiamo dalla base: cosa deve fare l’avvocato per creare una fattura elettronica?
Intanto bisogna dire che il processo di fatturazione elettronica può essere eseguito mediante l’ausilio di intermediari specializzati presenti sul mercato (sono veramente tantissimi) e di software dedicati, che garantiscono il rispetto di tutti gli standard richiesti, dalla generazione della fattura alla sua trasmissione.
Gli intermediari specializzati si occupano:
- del calcolo del totale della fattura;
- della generazione del file relativo alla fattura in formato XML;
- del controllo preventivo, necessario per il corretto invio e ricezione del documento;
- della trasmissione del file al Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate (SdI).
In questo caso l’avvocato dovrà solo inserire i dati relativi al cliente ed ai servizi da contabilizzare, firmare digitalmente il documento e conservarlo conformemente alla legge (art. 21, comma 3, D.P.R. 633/1972).
Nel caso in cui l’avvocato voglia procedere da solo?
E’ più semplice a farsi che a dirsi! Occorre:
- accedere ad un qualunque servizio gratuito predisposto dall’Agenzia delle Entrate (per maggiori info: https://www.agenziaentrate.gov.it/wps/portal/entrate/home);
- creare la fattura elettronica inserendo tutti i dati richiesti;
- sottoscrivere la fattura apponendo la firma digitale;
- scegliere il formato XML del file contenente la fattura;
- trasmettere il file al Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate (SdI);
- ricevere conferma del ricevimento del file.
Ma quali sono i costi e quali i benefici?
Se l’intero ciclo di vita di una fattura cartacea ha un costo variabile tra i 10 e i 50 euro, con la dematerializzazione del documento fiscale e dell’intero iter burocratico si può risparmiare sino al 60-80% di quel costo (riduzione dei consumi di carta, buste, bolli, del consumo di inchiostro e dei costi di spedizione delle fatture).
E’ chiaro che il risparmio economico è raggiungibile solo quando l’intero processo di fatturazione elettronica è gestito in formato digitale, dal momento dell’emissione sino alla conservazione dei documenti. Procedimenti ibridi, in parte digitali e in parte cartacei, possono determinare costi di gestione anche superiori rispetto a quelli della fatturazione tradizionale.
Per l’avvocato la fatturazione elettronica consente anche di:
- ridurre l’attività manuale;
- aumentare la produttività della manodopera;
- eliminare il tempo dedicato all’archiviazione e alle ricerche;
- sopprimere il costo di distruzione delle fatture;
- annullare le spese relative agli spazi destinati all’archiviazione;
- esonerare dalla comunicazione delle fatture ai fini dello spesometro;
- ricevere con priorità i rimborsi IVA trimestrali.
In via più generale questo strumento consentirà di ridurre l’evasione fiscale (la fatturazione elettronica elimina la possibilità di emettere fatture false, di non registrare le fatture o di commettere registrazioni fraudolente indicando importi inferiori rispetto a quelli della transazione reale), di semplificare gli adempimenti fiscali e di acquisire maggiori dati fiscali per preparare dichiarazioni annuali, certificazioni uniche, modelli per le varie dichiarazioni dei redditi e quant’altro con dati precompilati e certificati dall’Agenzia delle Entrate.